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Le origini della Spezia
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Dal Forte Monte Parodi a Carpena, Codeglia e Castè: un itinerario tra rovine, borghi medievali e panorami unici, con i sapori tipici dell’entroterra spezzino.
Un breve sentiero conduce al Forte Monte Parodi, oggi in rovina ma un tempo caposaldo del sistema difensivo del Golfo della Spezia. Oggi ospita una stazione di telecomunicazione e offre panorami straordinari, dal Monte Saccarello al Monviso fino all’Appennino e alle Alpi Apuane. L’area non è in sicurezza: si raccomanda prudenza. Proseguendo in auto si raggiunge Carpena, primo insediamento della Spezia, abitato dall’Età del Bronzo e poi sede di Podestà. Conteso tra Fieschi e le Repubbliche marinare, nel 1412 fu distrutto dai Genovesi e la podesteria trasferita alla Spezia, che avviò così il suo sviluppo. Dal XVII secolo tornò a essere abitato. L’itinerario tocca anche Codeglia, borgo spopolato negli anni ’50 e rinato come “hotel paese”, e Castè, che accolse i superstiti dell’eccidio e fu ripopolato di recente, mantenendo l’atmosfera medievale. Nei dintorni trattorie tipiche propongono ravioli alla spezzina, baccalà, farinata, panigacci e testaroli.