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RACCONTI DI VIAGGIO
Tra mura antiche e atmosfera magica, i viaggi diventano racconti.
La Finale Outdoor Region si conferma sempre più come un punto di riferimento per gli appassionati di gravel bike e bikepacking. Strade bianche, sentieri sterrati e percorsi panoramici che collegano la costa all’ entroterra rendono questa destinazione il luogo ideale per chi ama vivere l’avventura in sella, tra natura, sport e panorami mozzafiato. All’interno di questo contesto si è sviluppato un progetto dedicato al viaggio lento e sostenibile, pensato per accompagnare la crescita del mondo del bikepacking: un modo di viaggiare che invita a rallentare, a godersi il paesaggio e a vivere ogni luogo in modo autentico. Il progetto comprende serate a tema con racconti di viaggio, esperienze e testimonianze di chi ha scelto la bicicletta come strumento di scoperta e libertà, trasformando ogni itinerario in una storia da condividere.
La scelta di Forte San Giovanni come sede di questi incontri ci è parsa perfetta: un luogo carico di fascino e storia, capace di accogliere e valorizzare questo spirito di avventura. Un connubio ideale tra tradizione e contemporaneità, tra il silenzio delle pietre antiche e il ritmo lento delle ruote che esplorano nuovi orizzonti.
Il primo appuntamento si terrà invece nel cuore di Finalborgo, a Palazzo Ricci, dimora storica che rappresenta uno dei più significativi e meglio conservati esempi di residenza nobiliare privata della prima metà del Cinquecento nel Finale.
Sabato 13 Dicembre - Palazzo Ricci - Ingresso da Piazza Santa Caterina Finalborgo - ore 20,00
Stefano Scapitta ESCO A FARE UN GIRO

"Esco a fare un giro"n asce dal desiderio di raccogliere e condividere il respiro dei viaggi: fotografie, emozioni e storie nate pedalando per migliaia di chilometri, spesso in solitudine, altre volte accompagnati dal vento, dalla polvere o da un incontro inatteso lungo la strada. Stefano percorre il mondo seguendo tracce che lui stesso immagina e disegna, lasciando che i territori si rivelino un po' alla volta, come pagine di un libro che non smette mai di sorprendere. Prima su carta, con mappe stropicciate e appunti a margine, e oggi su uno schermo, dove ogni linea tracciata è una promessa di avventura. Da più di venticinque anni esplora il suo amato Monferrato, un luogo che conosce come si conosce una casa: al ritmo lento delle stagioni, riconoscendo il profumo dei boschi, le ombre che cambiano sulle colline, i silenzi che parlano più delle parole. È da questa intimità con il territorio che nasce uno spazio aperto a tutti, dove chiunque può scaricare gratuitamente le sue tracce GPS e partire alla scoperta del Monferrato e di molti altri angoli d’Italia e del mondo.
Un invito semplice e potente: salire in sella, scegliere una direzione, lasciarsi guidare dalla curiosità e dall’ eco delle strade sterrate. Perché ogni giro può diventare un viaggio, e ogni viaggio una storia da raccontare.
Sabato 17 Gennaio 2026 - Forte San Giovanni - Strada Beretta Finalborgo- ore 20,00
Dalle montagne di casa ai confini del mondo: il viaggio di Davide Barbè

La montagna è il filo che guida Davide Barbè da sempre: dagli Appennini alle Ande, dalle Alpi al Karakorum, con lo sguardo curioso del viaggiatore e la semplicità di chi vive i monti come una casa. Nel suo ultimo grande itinerario ha pedalato in solitaria dal Pakistan al Kyrgyzstan, attraversando gli altopiani cinesi in totale autosufficienza. Ha affrontato il gelo a –30°C, passi oltre i 4.000 metri e strade dove spesso il vento e la neve erano gli unici compagni. Migliaia di chilometri percorsi per puro desiderio di scoperta, seguendo una linea di orizzonti sempre nuovi. Il viaggio è terminato a Karakol, dove ha scelto di regalarsi quattro giorni di scialpinismo in valli remote, immerse in un silenzio vasto e profondo. Durante la serata, Davide ci accompagnerà dentro questa avventura attraverso immagini e video originali, raccontando una montagna fatta di resistenza, incontri e libertà lontano dai percorsi più frequentati.
Venerdi 30 Gennaio 2026 - Forte San Giovanni - Strada Beretta Finalborgo- ore 20,00
Edoardo Frezet - VIA Race

Percorrere VIA significa entrare in un' avventura che segna per sempre, una traccia incisa nel corpo e nella memoria. È una sfida immensa, affrontata insieme a una comunità di ultracyclist che condividono lo stesso richiamo della strada, la stessa fame di orizzonte e quella libertà che si conquista, metro dopo metro, col fiato corto e il cuore aperto. VIA nasce dall’esperienza di chi ha imparato a conoscere la solitudine del sellino, il silenzio delle notti pedalate e la magia dell’ alba quando la luce salta fuori all’improvviso, come un dono a chi non ha mollato. È una prova senza supporto di 4.000 km in cui la resistenza diventa compagna, il sogno motore, e la volontà un filo che tiene tutto insieme. Il primo capitolo ha seguito le orme di Annibale attraverso montagne che ancora raccontano il peso di antiche imprese. Il secondo ha ripercorso le strade di Germanico, intrecciando epoche lontane e avventure moderne, trasformando il passato in un percorso da vivere nuovamente, pedalata dopo pedalata.
Nel 2026 si aprirà VIA – Chapter III, rivolto al fascino ruvido del Nord: 4.000 km dai Paesi Bassi alla Norvegia, tra paesaggi vasti, luci oblique e vento che sembra voler mettere alla prova ogni passo. È un itinerario per chi sa trasformare la fatica in poesia, il freddo in alleato e la strada in destino. E in tutto questo, le fotografie di Edoardo diventano voce e memoria. I suoi scatti catturano emozioni, stanchezza, felicità, sogni rincorsi per migliaia di chilometri — ma soprattutto immortalano attimi che non torneranno più.
Sono frammenti di tempo sospeso, istanti che la strada ha regalato e che l’ obiettivo ha saputo trattenere: piccoli miracoli di luce che trasformano il viaggio in racconto, e il racconto in poesia. VIA Race continua a vivere nelle gambe di chi pedala, negli occhi di chi guarda, e in quei momenti irripetibili che una fotografia ha salvato dall’oblio.
Sabato 28 Febbraio 2026 - Forte San Giovanni - Strada Beretta Finalborgo- ore 20,00
Doppio appuntamento
Gianluca Arata

Il 14 agosto 2025, dopo diciannove giorni di strada e oltre 4.000 chilometri scolpiti nelle gambe e nella mente, Gianluca Arata ha raggiunto Capo Nord, completando la NorthCape4000, una delle sfide più dure e affascinanti dell’ ultracycling mondiale. Partito il 26 luglio da Rovereto, ha attraversato otto nazioni – Italia, Austria, Germania, Danimarca, Svezia, Finlandia e infine Norvegia – lasciandosi alle spalle più di 30.000 metri di dislivello. Ha affrontato la calura estiva, la pioggia ed il vento, capaci di spezzare il ritmo e l’umore, ma non la sua determinazione. Lungo la rotta ha superato i quattro Gate obbligatori di Monaco di Baviera, Berlino, Gränna e Rovaniemi, punti simbolici che scandiscono il respiro di questa lunga epopea su due ruote. Tutto in completa autonomia: orientamento, alimentazione, riposo, manutenzione. Ogni decisione era solo sua, ogni errore da correggere, ogni limite da rinegoziare. Ogni giorno una frontiera nuova, ogni notte un confine più intimo. La strada come unica compagna, il battito del cuore come metronomo, il traguardo lontano come promessa. E a Capo Nord, dove il mondo sembra finire e ricominciare nello stesso punto, Gianluca ha portato con sé non soltanto la forza di un'impresa, ma la poesia di un viaggio.
Fulvio&Cristina : La Maledizione di Eolo

Ovvero l’Europa in bicicletta…sempre controvento! Abbiamo cominciato a viaggiare in bicicletta nel 2004. Anzi, non in bicicletta, ma in tandem Ci siamo conosciuti “da grandi” e abbiamo messo in comune le nostre passioni per la bici e per i viaggi organizzando le "vacanze in bicicletta". Ma il divario fisico e di preparazione ci metteva a dura prova: la Cri sempre a inseguire con il fiato corto e a volte fatica ad arrivare a destinazione, Fulvio che doveva contenersi, aspettare, rallentare e d’inverno prendere freddo!
E allora l’idea: un tandem che potesse, in qualche modo, pareggiare le forze e metterci nelle condizioni di esplorare di più. Il bagaglio…su questo ci siamo concessi il massimo. E allora si parte per la prima avventura: la Corsica. I ricordi…il caldo e la fatica … E adesso che abbiamo illustrato i primordi, la nascita di questa vita in bicicletta perché questo titolo? E poi perché ci definiamo cicloviaggiatori e non cicloturisti? Non è un sofisma…
In bicicletta si viaggia per scoprire: luoghi, culture, persone e per lasciarsi stupire…il ritmo è lento, si torna a contatto con i bisogni primordiali…stare al caldo, riposare e nutrirsi…ma nutrire non solo il corpo, ma anche la mente, il cuore e l’anima. Questa è la nostra dimensione che cerchiamo di vivere con un po' di organizzazione e un po' di incoscienza, senza imprevisti che viaggio sarebbe?
Incidenti meccanici, alberghi o campeggi che non ci sono più o sono chiusi e non si trova da dormire, orari dei negozi a cui non siamo abituati e non si trova da mangiare e allora si cena con fette biscottate e marmellata, soste forzate per riparare il tandem o perché il meteo è davvero troppo inclemente…già il meteo non è prevedibile, l’unica certezza è il vento…SEMPRE CONTRO! Ma non per questo ci si arrende…e allora dalla Corsica con il “giallino" alla progettazione di un tandem da viaggio per allargare gli orizzonti, fino al primo vero viaggio: FINALELIGURESTOCCOLMAINTANDEM…64 giorni per 6400 km tra Italia, Svizzera, Austria, Germania, Svezia, Olanda, Danimarca, Francia…ed è stato solo l’inizio!
Era il 2010, poi nel 2011 la TRANSALPIBERICA: Francia, Spagna, Portogallo, Andorra 103 giorni per 9400 km con TwinTraveller, tandem pensato per i viaggi “incontrato” in Olanda.
Ma non poteva continuare così, però da allora non abbiamo mai smesso di viaggiare seppur per meno km e periodi più brevi, e di sognare…
http://www.passiontandem.it/index-2.html

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