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FOR TRAIL BUILDING BULLETIN
#3 | Marzo 2023
Nel nostro secondo Trail Building Bulletin vi parliamo di alcuni termini specifici legati al trail building, vi presentiamo la struttura del tavolo del Trail Building con i Responsabili di Area e Alessandro Massa, coordinatore e supervisore del gruppo insieme a Fabrizio Valenti. Infine, vi racconteremo dei lavori eseguiti sulla rete sentieristica nei mesi di novembre e dicembre.
Buona Lettura!
TRAIL BUILDING GLOSSARY: MANUTENZIONE ORDINARIA vs STRAORDINARIA
Manutenzione ordinaria e straordinaria di un sentiero: forse per molti sono concetti scontati, ma in caso così non fosse, ecco qui un breve chiarimento.
Per manutenzione ordinaria si intendono tutti quegli interventi atti a mantenere il sentiero percorribile e in buone condizioni, liberandolo da pietrisco smosso, vegetazione, rami e alberi caduti, fogliame eccessivo. Rientrano in questa tipologia di lavori anche la sistemazione di curve e sponde e la pulizia degli scoli dell'acqua.
Si considerano invece interventi di manutenzione straordinaria, gli interventi che vanno ad interessare la struttura del sentiero: rifacimento scoli dell’acqua/regimazione delle acque, rifacimento di curve e sponde, rifacimento di muri a secco, individuazione di varianti laddove la linea risulti troppo usurata o pericolosa.
Gli interventi di manutenzione ordinaria, anche se meno onerosi, si rendono necessari con una maggiore frequenza e permettono di mantenere il sentiero percorribile e in buono stato. Meno frequenti ma sicuramente più impegnativi, sono invece gli interventi straordinari, che nel Finalese vengono eseguiti esclusivamente a mano, senza ausilio di mezzi meccanizzati, e possono richiedere la chiusura totale o parziale del sentiero per diversi giorni.
FINALE OUTDOOR REGION TRAIL BUILDING CREW
Foto (incompleta, i trail builder è più facile vederli nel bosco che radunarli per una foto!): Andrea Marchi
Nel primo numero del Trail Building Bulletin abbiamo pubblicato una breve intervista a Fabrizio Valenti, Coordinatore e Supervisore del Tavolo Trail Building della Finale Outdoor Region. In questo e nei prossimi numeri vi presenteremo l’intera squadra che si occupa della manutenzione dei sentieri del Finalese: Alessandro Massa, che affianca Fabrizio Valenti nel ruolo di Coordinatore, i Responsabili di area, che hanno il compito di monitorare le varie aree e coordinare i trail builders e poi loro, gli uomini e le donne che quasi 365 giorni all'anno sono sul territorio per prendersene cura, garantendo il divertimento e la sicurezza dei nostri ospiti, oltre che la tutela del territorio.
La pianificazione del lavoro di trail building ha visto la divisione del territorio in aree, ciascuna con un proprio Responsabile. Le aree al momento gestite dal Tavolo Trail Building grazie ai fondi ricavati dalla FOR YOU CARD e dai contributi comunali sono sette:
- Area Base Nato e Prà Boè
- Area Feglino
- Area Manie
- Area Caprazoppa
- Area Melogno
- Area Pietrese e Val Maremola
- Area Madonna della Guardia.
Obiettivo per il 2023 è arrivare ad estendere tale modello anche alle aree sentieristiche di Mallare, Bardineto, Osiglia e Spotorno.
Nello schema di seguito la schema organizzativo del Tavolo Trail Building.
I Responsabili di area svolgono un ruolo fondamentale all’interno del Tavolo Trail Building; oltre ad essere in molto casi essi stessi trail builders, sono infatti incaricati di monitorare ciascuna area, proporre gli interventi da eseguire, individuare il budget necessario per la manutenzione annuale, coordinare il quotidiano lavoro dei trail builders.
I Responsabili ogni giorno inoltre informano l'Infopoint Outdoor su situazioni problematiche, chiusure, lavori sui sentieri. Questo importantissimo flusso di comunicazione permette allo staff dell'Infopoint Outdoor di emettere i comunicati che vengono poi diffusi attraverso il sito www.finaleoutdoor.com, tramite chat dedicate, il canale Telegram e sui social network, garantendo così una capillare diffusione delle informazioni, sia verso gli operatori che verso i clienti.
Nei periodi interessati da lavori sui sentieri o in caso di eventi atmosferici particolari, ciascun Responsabile di area comunica all'Infopoint Outdoor eventuali chiusure. L'Infopoint a sua volta diffonde tali informazioni tramite chat, sito e Telegram. In questo modo cerchiamo di raggiungere il maggior numero di operatori e clienti, per ridurre al minimo il disagio causato dalle chiusure ma anche per tutelare il lavoro dei trail builders. Fabrizio ValentiNon perdete il prossimo numero dove presenteremo i Trail Builders della Finale Outdoor Region.
MANUTENZIONE NOVEMBRE E DICEMBRE 2022, AREE BASE NATO E FEGLINO
di Fabrizio Valenti
Nel mese di novembre una squadra ha operato su Cravarezza. Sono stati eseguiti lavori di manutenzione ordinaria al fine di mantenere alto il livello di conservazione che questo sentiero ha acquisito con i lavori degli anni passati.
Madre Natura, H, 115 e Base Nato sono stati ripuliti con soffiatore e rastrello per eliminare detriti materiale smosso e le foglie cadute durante l'autunno, unico tipo di intervento al momento consentito sui sentieri di quest'area. Questo intervento si è reso possibile solo quando la situazione meteo lo ha consentito e soprattutto nel momento in cui la maggior parte delle foglie è caduta dagli alberi.
Una serie infinita di interventi è stata eseguita per la rimozione di moltissimi alberi caduti a causa dei forti venti di burrasca che hanno interessato le nostre zone nei mesi autunnali, in particolare Oribago, Rollercoaster, Pino Morto, Little Champery, Ca' de Cia, Ingegnere.
Lavori di manutenzione ordinaria sono stati eseguiti anche su Little Champery. Qui prossimamente si effettueranno dei lavori ulteriori di messa in sicurezza di alcune criticità ed il rifacimento di tutti gli scoli d'acqua atti a preservare il sentiero in caso di forti piogge. Sicuramente eseguiremo una nuova variante seguendo un antico sentiero in disuso chiuso da decine di alberi caduti allo scopo di eliminare la parte finale del sentiero reso ormai impraticabile che tanti problemi relativi alla sicurezza ha causato negli ultimi mesi.
Discorso differente merita il sentiero Cà Bianca: qui sono stati eseguiti lavori di manutenzione straordinaria che hanno permesso la creazione di nuove varianti sempre attraverso la riapertura di vecchi sentieri esistenti ma abbandonati da anni, in modo tale da creare una linea originaria e tecnica per i bikers esperti ed una linea più facile per bikers meno esperti e allo stesso tempo più sostenibile. Per questo intervento sono state necessarie più di 20 giornate lavorative. In questo modo si dovrebbe almeno in parte risolvere l'annoso problema relativo alla difficoltà di raggiungere Feglino solo ed esclusivamente attraverso sentieri tecnici ed impegnativi, considerando che sia Cà Bianca che Little Champery e Pino Morto presentavano queste caratteristiche.
Questi sentieri sono la naturale continuità dei sentieri di Base Nato visto che essi si trovano sulla stessa direttrice. Inoltre, attraverso la pulizia di piccoli tratti di sentieri chiusi ma esistenti, sarà possibile passare da un sentiero all'altro, per cui Little Champery e Cà Bianca saranno comunicanti. Vista la creazione di nuove varianti con gradi di difficoltà differenti che mettono in comunicazione i due sentieri, si sta vagliando la possibilità di installare della segnaletica provvisoria, così da facilitare la fruizione dell’area da parte dei bikers.
Foto 1 e 2 : lavori su Cà Bianca, Foto 3: lavori su Little Champery
MANUTENZIONE NOVEMBRE E DICEMBRE 2022, AREE PIETRESE E VAL MAREMOLA, MADONNA DELLA GUARDIA
di Alessandro Massa e Riccardo Serrato
Nel mese di novembre siamo intervenuti in Valmaremola per lavori di manutenzione ordinaria su molti trail. I lavori hanno interessato i sentieri Rock'n'Rolla, Fedeli alla Linea, Isallo Ecstasy/Fast & Furious, Dog eat Dog, Xc Giustenice, Hellboy p.1 e hanno visto la sistemazione di sponde, il decespugliamento da vegetazione invasiva e rovi e la ripulitura da pietre e fogli, il ripristino di scoli dell'acqua. In alcuni casi, ad esempio su Hellboy p.2 e Hiroshima, si sono modificati tratti troppo dritti e ripidi in modo da limitare al minimo l'usura e l'inevitabile creazione di dossi dovuti alle frenate delle bici.
Sempre a novembre è stata fatta invece manutenzione straordinaria su tutto il Toboga di Canova: nella parte iniziale, più nuova, sistemando tutte le sponde scavate e rovinate. In altre sezioni sono stati inseriti tronchi a protezione e consolidamento, è stata migliorata la percorribilità in alcuni tratti molto pietrosi diventati pericolosi in condizioni di pioggia e umidità, creando scoli acqua mancanti e aggiungendo terra in modo da livellare gli spazi tra i massi che non si potevano spostare. Sono stati poi eliminati alcuni pini che rischiavano di schiantarsi sul sentiero perchè ormai secchi e erosi da tarme e riviste e modificate alcune curve nella parte centrale e finale, per facilitare il deflusso delle acque e per rendere il sentiero più scorrevole. E’ stata pulita la parte finale del trail con arrivo su Isallo dalla notevole massa di terra e pietre trascinate dalle bici sulla sede stradale e costruito uno scolo per deviare il flusso dell'acqua.
Ottobre e novembre sono stati dedicati al trail Titalana. Oltre ad un lavoro di manutenzione ordinaria, è stato necessario eseguire alcuni interventi per dare maggiore dinamicità e fluidità al sentiero. La regimazione delle acque pluvie è stata fatta nel migliore modo possibile, tenendo sempre in considerazione la linea del sentiero e cercando di non dare origine a false linee che possono risultare ingannevoli per i bikers.
Il lavoro fatto in fase di progettazione e tracciatura ha dato i risultati attesi, che si traducono in interventi più distanziati nel tempo con conseguente risparmio di risorse e denaro. La fase dei sopralluoghi e la conoscenza del bosco dove nascerà il sentiero è fondamentale oltre che necessaria, almeno per me, per entrare in sintonia con quel tipo di terreno e con il bosco stesso. Riccardo Serrato
A dicembre i lavori si sono spostati su Oltrefinale, ma proseguiranno nei prossimi mesi. Al momento, dove necessario, stati impostati canali di scolo e qualche modifica è stata fatta per garantire dinamicità e ritmo al sentiero.
Un importante intervento è stato fatto su sul trail Cacciatore, dove abbiamo sistemato diversi salti che avevano i tronchi di contenimento ormai erosi e modificato in alcuni tratti la traccia con alcune curve per facilitare il deflusso delle acque e per rendere meno ripido il percorso rendendolo più sostenibile nella manutenzione. Questo sia nella parte iniziale che nella parte finale dove vi era da anni un sensibile problema di erosione dovuto in particolare alle pendenze decisamente più pronunciate rispetto alla parte iniziale e centrale del sentiero. Anche in questo tratto abbiamo provveduto a inserire curve e risalite per creare scoli acqua e per rallentare l'erosione dovuta al transito delle bici, abbiamo eliminato tutti i solchi che si erano venuti a creare negli anni anche sulle parti rocciose, questi particolarmente pericolosi e scivolosi. Abbiamo eliminato il più possibile tutti tronchi, non essenziali per il deflusso dell'acqua, messi per evitare l'erosione del sentiero ma che si erano trasformati in passaggi critici per la maggior parte dei bikers.
Su Madonna della Guardia abbiamo eseguito un rapido intervento per eliminare alcune criticità urgenti, per poi intervenire adeguatamente nel mese di Gennaio 2023. Nell'area di Monte Grosso è stata fatta manutenzione su Ruote di Pietra e Cuore di Cervo.
Foto 1: lavori su Toboga di Canova, Foto 2: lavori su Oltrefinale
ALESSANDRO MASSA, ALLA RICERCA DELL'ONDA PERFETTA
Alessandro Massa, dopo una vita lavorativa nel commercio, a 60 anni ha deciso di dedicarsi full time alla sua grande passione, i sentieri!
Dobbiamo a lui alcune delle linee più amate del territorio e siamo certi che accanto a Fabrizio Valenti darà un grande apporto alla struttura del trail building della Finale Outdoor Region. In una breve chiacchierata, Alessandro ci ha raccontato un po’ di lui e della sua passione.
Ciao Alessandro, oggi accanto a Fabrizio Valenti coordini il Tavolo Trail Building della Finale Outdoor Region. Ma non sei certo nuovo tra i trail builders. Come hai iniziato?
La scintilla che ha fatto nascere questa passione, cresciuta discesa dopo discesa, curva dopo curva, è scoccata per merito di mia moglie Alessandra. Percorrendo insieme a lei i sentieri del Finalese mi rendevo conto delle potenzialità inespresse di molti di questi tracciati e così ho iniziato a sistemare e modificare le linee per migliorarle e avere il massimo del divertimento.
Hai iniziato a fare mountain bike nel Finalese?
No, abitavamo a Pegli e io giocavo a calcio, ma un infortunio mi ha costretto a smettere e mi ha fatto scoprire la mountain bike. Era circa la metà degli anni ‘90 e giravo con gli amici Livio Sterla e Amedeo Viola. Poi i primi anni del 2000 è arrivata la prima biammortizzata e lì è scoccata la passione vera e propria.
Qual è stata la prima area a cui ti sei dedicato in veste di trail builder?
Uno dei primi sentieri a cui ho messo mano è stato Madonna della Guardia. Poi ne sono arrivati tanti altri: Ale&Ale, Cavatappi, Roller Coaster, Fast and Furious, Little Champery. Poi più recentemente Aleluja e il ripristino di Isallo Ecstasy e molto lavoro sul Pietrese da quando il comune ha avviato il progetto di sviluppo del prodotto mountain bike.
Stiamo parlando di alcuni dei trail più amati del Finalese…
Il mio impegno, unito a quello di altri amici, ha contribuito allo sviluppo di tutta la rete sentieristica presente oggi sul territorio. Dopo anni e anni e chissà quanti chilometri di zappa, è ancora una grande soddisfazione vedere persone da tutto il mondo sui sentieri che ho contribuito a far diventare famosi.
E dopo tanti anni, non solo continui a zappare, ma lo fai in una struttura e come responsabile accanto a Fabrizio Valenti...
Si, sono molto contento di essere entrato a far parte di questa struttura. A mio parere più sentieri ci sono e più si decomprime la pressione sul territorio, ma tutto questo va organizzato e gestito e bisogna fare i conti con le risorse economiche. La FOR YOU CARD rappresenta la presa di coscienza degli operatori, dopo anni in cui il sistema si è fondato sulla passione di poche persone.
Cosa pensi serva ancora per migliorare il sistema attuale?
Un ulteriore fondamentale step sarà l’inquadramento di un maggior numero di Trail Builders che possano lavorare in modo continuativo, seguendo la programmazione decisa dal Tavolo, dai noi coordinatori e dai i responsabili di area.
Dopo tanti anni come agente di commercio ora fai il Trail Builder a tempo pieno. Cosa più di tutto continua a darti motivazione?
Quando si va in bici ci vuole emozione. Devo arrivare in fondo con il sorriso, divertirmi. Quando lavoro su un sentiero penso a questo e semplicemente, come fossi un surfista, amo cercare l’onda perfetta!
GRAZIE ALESSANDRO, BUON LAVORO!
Arrivederci al prossimo numero del Trail Building Bulletin.
- PASSION_BIKE_MTB