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FOR TRAIL BUILDING BULLETIN
#5 | Settembre 2023
Nei mesi estivi i trail builder della Finale Outdoor Region hanno lavorato su moltissimi sentieri, nonostante le difficolatà dovute alla siccità e al caldo. L'estate ha visto anche delle novità, in particolare a Bardineto con l'arrivo del trail Appendaun e a Castelvecchio con la prima edizione del corso Trail Building Lab tenuto da IMBA, un importante momento di formazione e scambio per chi lavora sui sentieri o aspira a farlo. Abbiamo poi fatto una chiacchierata con Giorgio Paderno, attivissimo trail builder della Finale Outdoor Region.
Buona Lettura!
TRAIL BUILDING GLOSSARY: I FLOW TRAIL
Foto: Max Schumann
Flow trail, sempre più spesso sentiamo questa espressione, ma forse non tutti abbiamo chiaro cosa si intenda. Probabilmente non c’è una definizione univoca di flow ma, generalmente, con questo termine si intendono sentieri scorrevoli e veloci, divertenti anche se affrontati a velocità moderata. A differenza dei sentieri enduro o naturali, i flow trails sono meno “scassati”, e non includono tratti rocciosi o con radici, se non in alcune brevi sezioni. Sono inoltre sentieri didattici, utili quindi per imparare la tecnica di guida o migliorarla.
Non tutti i territori si prestano alla realizzazione di flow trails. Sicuramente dove le pendenze sono elevate e il terreno è molto roccioso sarà più complicato. In ogni caso, in fasi di progettazione di un trail, anche in questi casi, è possibile lavorare per rendere le linee il più dolci possibili. Se la Finale Outdoor Region per la sua conformazione e tipologia di terreni non è certo la patria del flow, anche qui esistono aree che si distinguono per la presenza di questo tipo di sentieri, una su tutte quella di Osiglia. Possiamo definire flow anche il trail Appendaun recentemente riaperto a Bardineto. Lo sforzo di creare linee flow sicuramente è dettato dalla necessità di offrire anche questo tipo di esperienza agli utenti, ma non solo. Un sentiero flow, proprio per le sue caratteristiche, sarà un sentiero tendenzialmente sostenibile, su cui quindi non sarà necessario tornare troppo di frequente a fare manutenzione. Un’attenta gestione degli scoli e le scarse pendenze lo renderanno anche meno vulnerabile in caso di eventi atmosferici violenti e meno soggetto all’usura da frenata (brake bumbs). Trovare il modo per rendere i trail più sostenibili e duraturi è fondamentale: la nostra rete sentieristica è tra le più estese al mondo e molto impegnativa da mantenere. Pensare e progettare in ottica di sostenibilità e fare in modo che il territorio sia tutelato e non subisca un impatto negativo dalla presenza di tante mountain bike è di vitale importanza e la mission principale del Consorzio FOR.
WELCOME, APPENDAUN!
Bardineto piace sempre di più: trail super divertenti immersi in favolosi boschi, percorsi ad anello, strade bianche, ristorazione tipica e genuina sono la ricetta vincente di questa località dell’Alta Val Bormida che si sta affermando come uno degli spot imperdibili della Finale Outdoor Region. Ad accrescere l’interesse per quest’area, il lavoro sui sentieri reso possibile anche qui grazie ai proventi FOR YOU CARD. Oltre alla manutenzione ordinaria sui sentieri, nell’estate 2023, grazie alle risorse raccolte tramite le attività affiliate, si è potuto lavorare alla riscoperta di un sentiero che, rivisto in chiave MTB, oggi va ad aggiungersi alla rete sentieristica di Bardineto.
Appena presentato, Appendaun si annuncia già come un nuovo “must-do” trail: lungo 2,5 km, mai eccessivamente ripido e tecnico, è forse il sentiero più flow di quest’area e rappresenta la via diretta per raggiungere il paese di Bardineto per chi arriva dall’Alta Via e dal Giogo di Giustenice.
Principale artefice di Appendaun è stato Riccardo Serrato a cui dobbiamo alcuni tra i più bei sentieri del Finalese e del Pietrese, tra cui il Bondi Trail, Titalana e gran parte dei trail di Ranzi.
Riccardo, cosa ci racconti della genesi di Appendaun?
Il 2023 è stato un anno particolarmente impegnativo per tutti i trail builders. Ci sono stati cambiamenti importanti per quello che riguarda la qualità dei lavori fatti, il coordinamento e la gestione del gruppo di lavoro. Per quanto mi riguarda, l'anno in corso mi ha regalato soddisfazioni e mi ha dato la possibilità di crescere come trail builder. Mi riferisco in particolare ai lavori fatti a Vado Ligure per la Coppa del Mondo Marathon, a Pietra per la Coppa del Mondo Enduro e a Bardineto, dove ci siamo occupati di ridisegnare completamente un sentiero in seguito alla richiesta da parte dell'Associazione Bardineto Outdoor di trovare una valida alternativa a Pianfieno.
Conoscevo bene la zona, ciò nonostante la ricerca della linea è stata lunga. Sono stati riscoperti sentieri ormai persi, collegati tra di loro e resi fluidi e giocosi. Questa è la caratteristica di Appendaun, il nuovo sentiero lungo 2.5 km. Una linea che nella prima parte scorre parallela a Pianfieno e si snoda in modo sinuoso in un bosco che emana empatia ed energia. Dopo una prima parte che sfrutta tutto quello che di giocoso offre il terreno, il trail costeggia un canalone magico e porta ad una zona più rocciosa e panoramica, per finire poi nuovamente nel bosco. I lavori sono stati realizzati come di consueto a mano e hanno lavorato con me tutti i trail builders di Finale, in particolare Marco Richeri. La Region cresce e anche il livello di chi lavora sui sentieri. Riccardo Serrato
Oltre ad Appendaun, nei mesi estivi a Bardineto è stata risistemata una strada di collegamento che rende più facile l’accesso ai trail Cormore e Avioai.
Non resta dunque che andare a fare un giro a Bardineto, l’autunno è forse la stagione migliore per godere di questo meraviglioso territorio.
Come sempre ricordate la vostra FOR YOU CARD che può essere utilizzata in sette attività del paese (Hotel Ristorante Maria Nella, Pizzeria Azzecagarbugli, Bar Dotto, Bar De Nei, La Scarperia, Agriturismo Oddone, Albergo San Nicolò), per continuare a sostenere il trail building e avere altre belle novità come quelle che vi abbiamo appena raccontato.
IL TRAIL BUILDING OUTDOOR LAB A CASTELVECCHIO DI ROCCA BARBENA
Lo scorso agosto, nell’ambito del FestivAlContrario - Vivere la Val Neva, l’ASD Castelvecchio Rockriders ha organizzato con IMBA Italia il Trail Building Outdoor Lab, un corso teorico pratico per guidare i trail builders nella creazione di sentieri sostenibili e duraturi. Il corso aveva l’obiettivo di dare gli strumenti per progettare e realizzare sentieri mountain bike che durino nel tempo. Il corso si è svolto su due giorni, con una parte teorica ed una pratica in cui i partecipanti si sono trovati a lavorare su uno dei trail della zona, andando a risolverne le criticità.
Siamo davvero felici di aver ospitato a Castelvecchio di Rocca Barbena il Trail Building Outdoor Lab tenuto da Imba Italia. Abbiamo voluto lanciare un messaggio chiaro a tutti: qui da noi le cose si fanno per bene, rispettando le regole e l’ambiente. Sono state moltissime le nozioni apprese durante il corso, tutte fondamentali per procedere verso una sostenibilità economica e ambientale dei sentieri, necessarie quando i bikers frequentatori iniziano a diventare tanti. Gestione delle acque, sicurezza, tecniche di costruzione di sponde e curve sono solo alcuni degli argomenti che sono stati approfonditi dapprima in aula, per poi essere messe in pratica sul campo. Riteniamo inoltre molto importante la partecipazione di diversi trail builder della Finale Outdoor Region a dimostrare la crescente collaborazione tra la nostra piccola realtà e i più esperti e famosi amici finalesi. Samuele Putaggio, Castelvecchio Rockriders ASD
Tra i corsisti anche Marco Richeri, trail builder della Finale Outdoor Region, che ha partecipato insieme ai colleghi Giorgio Paderno, Cristian Tentori, Christian Granero, Massimiliano Marenco, Mattia Leonardi:
E’ stata davvero una bella esperienza. Io sono abbastanza nuovo del mestiere ma in questi mesi di lavoro sui trail del Finalese ho fatto molta pratica. Ripassare alcune nozioni base è stato però sicuramente molto utile. Anche capire come si lavora in altri parti del mondo, come in Scozia e negli States, è stato davvero interessante. Le tecniche utilizzate in questi paesi da noi non sono applicabili, ma è importante capire come si lavora altrove e cosa ci differenzia dalle altre bike destination. La cosa che ho trovato in assoluto più utile è stato ragionare sul concetto che più un sentiero è progettato bene e fatto in modo accurato, meno necessiterà di manutenzione successivamente. Spero ci siano altre occasioni di formazione di questo tipo, magari proprio a Finale. Marco Richeri