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10 May 2023

IL PERCORSO DELLA UCI MTB WORLD XC MARATHON WORLD CUP

Il percorso dell’UCI MTB World Cup Cross Country Marathon è stato disegnato con l’obbiettivo di realizzare un tracciato di gara specifico per la disciplina, che possa esaltare le caratteristiche distintive della Marathon e cioè di una gara in cui i concorrenti si trovano a gareggiare in un gruppo che si muove veloce e devono affrontare con la loro MTB lunghe distanze e diversi tipi di terreno. Viene messa alla prova la resistenza fisica e mentale degli atleti, nel correre non solo contro il tempo, ma anche contro gli altri partecipanti.

L’anello (100km per 3440m di dislivello), che parte e arriva nel cuore del villaggio evento a Finalborgo, condurrà i concorrenti PRO e amatori in un viaggio nel territorio del Finalese, attraverso una grande varianza di ambienti tra boschi, creste, tratti aperti su sentieri divertenti e guidati, alternati da tratti di salite, piano e discese più scorrevoli e tipiche delle Marathon dove ci si può superare, o allentare un po’ la tensione per bere e mangiare.

Spettacolare, all’altezza di una gara di Coppa del Mondo” ha detto il CT della nazionale Mirko Celestino dopo aver testato personalmente il tracciato di gara “Sono molto soddisfatto del percorso che lo staff organizzativo di Finale Outdoor Region ha disegnato: duro e tecnicamente impegnativo, ma allo stesso tempo con dei tratti divertentissimi e veloci e altri più scorrevoli dove poter alzare lo sguardo e godere dello splendido panorama sul mare e dei passaggi caratteristici all’interno dei carruggi. Sarà importante rimanere concentrati, lucidi e fluidi nella guida, oltre che rifornirsi bene e nei momenti giusti con acqua e cibo per essere energicamente pronti fino alla fine. Le premesse ci sono tutte per una vera Coppa del Mondo Marathon.

Entrando nel dettaglio e andando ad analizzare la gara tecnicamente dall’inizio alla fine, è possibile suddividerla in 5 settori.

LA PRIMA SALITA (KM 0-29)

La partenza avviene da Finalborgo poi, dopo un trasferimento circa 5km, si affronta una prima bellissima salita asfaltata tra gli ulivi e i muri a secco del primo entroterra ligure. Uscendo dal Comune di Calice, si attraversa la prima parte del Comune di Rialto.

Dopo un tratto veloce in cui il gruppo si allunga, una breve discesa su asfalto ci porta nel cuore del Comune di Rialto. Da qui, al km 9.5, inizia la prima vera salita della gara: inizialmente su asfalto, per poi entrare sul Tagliego, una bellissima sterrata dolce tra boschi di castagno e antiche costruzioni in pietra (in dialetto locale “tecci”) abbandonate. Completamente all'ombra, i rider entrano nella faggeta del Melogno, un ambiente da favola con un bosco curato che offre tutte le possibilità di fare il proprio ritmo.

Dalla salita si arriva ai 947 mt della località Din poi dopo qualche metro di asfalto si entra (al km 18) in quello che è probabilmente il più bel singletrack della gara, il famoso "Terre Alte": 2,2 km che si sviluppano al di sotto della statale, in un saliscendi continuo con anche tratti di guida impegnativa all’interno di in un bosco di faggi di incredibile bellezza naturalistica.

Terminato il Terre Alte, si arriva alla località Madonna della Neve (km 20,3), si sfiora di nuovo la statale per entrare in una velocissima sterrata ricca di scoli dell'acqua e salti naturali super veloci e divertenti.

Dopo 3,6 km di discesa (al km 23,9), si arriva ad un bivio e si inizia nuovamente la salita nella faggeta verso il vivaio forestale di Pian Dei Corsi (km 25,4), che si attraversa per tagliare poi per qualche metro la provinciale ed entrare sulla salita del "Partigiano" (al km 25,8), una bellissima strada forestale che lambisce il luogo di un eccidio dove caddero 11 partigiani in un agguato il 2 febbraio 1945. Infine, si affronta la salita sterrata verso la Base Nato che si raggiunge dopo 29 km di gara.

THE FUN FACTOR (KM 29-45.2)


Qui ci troviamo in una delle zone più famose del riding gravity del territorio e forse di tutto il mondo. Attraversiamo Base Nato all'esterno del recinto per non distrarre i rider con gli storici murales di Mister Pollo. Da qui ha inizio (al km 29.5) uno dei tratti più divertenti della gara: Crestino prima parte + Cravarezza. Sono due vere icone della storia dell'Enduro World Series e della Finale Outdoor Region, ed anche i trail più facili del comprensorio, perfetti anche per le moderne bici da Marathon. Percorsi tutti d'un fiato, metteranno in circolo l’adrenalina, facendo stampare sul viso dei corridori un grandissimo sorriso. Curve spondate, toboga naturali sapientemente tracciati dai trailbuilder di FOR, sono per la prima volta parte di una competizione XC: divertimento assicurato!

Al termine di Cravarezza (km 31.1), siamo sull'Alta Via dei Monti Liguri (AVM) nel cuore della faggeta del Melogno, su uno dei tratti in piano dove i rider possono davvero spingere sui pedali e prendere velocità. In questo tratto in cui si viaggia davvero forte sicuramente si vedranno sorpassi in scia.
A seguire un brevissimo strappo da fare in apnea per rientrare su Crestino seconda parte nella sua versione nuova con l'entusiasmante tratto del "taglio della legna", una serie di curve da pennellare scegliendo la traiettoria migliore.

Al termine di questo tratto (al km 34.4), la salita verso Colla San Giacomo su strade forestali e di taglio della legna, punta al Monte Alto (al km 38.8) nel Comune di Mallare, che con i suoi 889 metri è la seconda "vetta" della gara.
Da qui parte un altro sentiero storico, il bellissimo e famosissimo trail della Finale Outdoor Region, Supergroppo, che gli atleti percorrono nella sua prima parte, prima di abbandonarlo per entrare nel Bosco delle Fate (al km 40), un tratto in cui si scende su forestale ampia e veloce con una bellissima vista del territorio di Quiliano, altro comune toccato dalla Marathon.

Il ritorno verso Rocche Gianche (al km 45.2) nel Comune di Vezzi Portio è il secondo tratto dove scatenare i watt e spingere a fondo sui pedali, sfruttando il secondo tratto semi-pianeggiante prima di entrare nel Comune di Vado Ligure che “ospiterà” i rider per i prossimi 20 km.

BENVENUTA VADO LIGURE (KM 45 - 67.3)

L'attraversamento di Vado, sebbene meno conosciuto del resto del percorso, presenta alcune delle sezioni più significative della gara, comprese due salite che faranno la differenza anche per i migliori atleti, i "Vado Walls" e il "Vado Gateway".

L'ingresso nel Comune di Vado avviene in località Ca de Gatti (al km 45.5) con una vista spettacolare sul Golfo Ligure e la Corsica. La salita verso Rocca dei Corvi, una delle salite più decisive della gara che attraversa una foresta di faggi, conduce gli atleti a quota 786 mt (al km 47.8) nel primo punto panoramico sulla Valle di Vado Ligure.

La discesa da Rocca dei Corvi all'attacco di Bric Forno (al km 50.8) è un tratto vario e divertente, con sentieri tortuosi, ma ricchi di flow nella parte al toboga naturale in ci giocare. Questo sarà sicuramente un momento di "gioia" della gara.

Un breve ma tecnico strappo conduce poi alla salita a Bric Forno da cui tuffarsi nella discesa più lunga e veloce sulla Valle di Vado Ligure, sullo storico tracciato Roaldo, che scende sino a Muin Da Genia (al km 54.1) ad una quota di 142 mt.

Qui iniziano i "Vado Walls", un’altra decisiva salita di gara; lunga circa un chilometro, ripida, ma con buona trazione, intervallata da brevi tratti di riposo.

La ricompensa della fatica è un bellissimo trail pianeggiante tra le fasce coltivate di Segno. Il percorso attraversa l'abitato di Segno e poi vira nuovamente sullo sterrato (al km 58.9) direzione mare, questa volta sul lato sinistro della Valle, con il golfo di Savona che si apre davanti ai concorrenti e le gru della nuova piattafroma Vado Gateway a fare da contrasto alla selvaggia natura che si attraversa.

La strada ci porta alla seconda divertente discesa che arriva alla frazione di Valle di Vado, da cui parte il trail Domiciliari (al km 61) in una bella zona panoramica, che scende tra i brughi e la terra rossa tipica della zona. Al termine del sentiero entriamo nell'abitato della frazione Valle di Vado dove troviamo il ristoro ed il punto più basso della gara, a quota 19 mt slm.

Da qui inizia un’altra importante salita impegnativa: attraverso la frazione di Navaé (km 64) si sale verso Spotorno alternando sterrate a tratti davvero ripidi sugli antichi sentieri del Teccio e di Rocche Sposate. Due i punti salienti su quella che è stata ribattezzata la Vado Gateway: il singletrail storico del Teccio (al km 66) e il Vado Gateway, ultimo mortale muro che dà accesso al traverso di Rocche Sposate, un meraviglioso singletrail che costeggia l'ultimo bricco prima di entrare nel Comune di Spotorno.

SPOTORNO E IL MAO CREST (KM 67.3 - 78)

Molti ricorderanno che il Mao Crest è stata una prova speciali della EWS 2018. Oggi sullo stesso percorso si corre la UCI Marathon World CUP. Questo è sicuramente il tratto più tecnico e spettacolare della gara.

Un anello. di 5km di pura adrenalina, quida e salita impegnativa, dal Passo Stretto (KM 67.3) condurrà gli atleti sulla cima del Monte Mao, per poi scendere sopra l'abitato di Spotorno e tornare nella zona di Trevo del Passo Stretto. Al ritorno sulla strada Tosse-Vado, una breve deviazione a Bric Colombino aggiungerà un po' di pepe e di guida, per poi riprendere fiato su un tratto di asfalto costiero all'inizio del rientro verso Finale.

IL RITORNO NELLA STORIA (KM 78 - 100,4)

Si attraversa il comune di Vezzi Portio per risalire attraverso due bellissimi sentieri verso Rocche Gianche, dove gli atleti ripassano per rientrare a prendere nuovamente la seconda parte di Supergroppo, fino all'abitato di Feglino.

L'attraversamento del centro storico e la risalita su asfalto nel comune di Feglino daranno modo agli abitanti di uno dei comuni con il maggior numero di sentieri di tutta la Regione di salutare i corridori ormai giunti al km 89.

La salita da Feglino alla chiesa di San Rocco è la porta di accesso a Pian Marino, uno storico sentiero che porta all'omonimo pianoro verde, solcato da un'unica traccia di color terra su cui i rider che frequentano Finale pedalano da quando le prime MTB sono sbarcate in Europa.

La discesa verso l'area agricola di Perti attraverso i cianazzi avviene su una strada sterrata e mulattiera, la stessa che riporterà i rider a Perti Alta (al km 97.7), da dove si potrà iniziare a sentire l’emozione dell'audio del traguardo posto alla fine della Valle dell'Aquila.

L'ultima discesa ci riporta agli anni in cui tutto questo movimento ha avuto inizio, ovvero le edizioni di Valtellina Bike ed A.I.G.O.R Cup del 1997 e 1998 organizzate da Blu Bike in collaborazione con Alberto Quadrio che hanno visto proprio la discesa da Perti Alta a Finalborgo come finale.

Lo stesso finale che oggi, a 25 anni di distanza, decreterà la prima vincitrice e il primo vincitore della UCI Marathon World Cup della Finale Outdoor Region, sul traguardo posto alle Mura di Finalborgo.

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